La gestione del rischio clinico


L’Ente vuole essere un luogo sicuro per pazienti e operatori perciò pone in atto, attraverso la gestione del rischio clinico aziendale, diverse iniziative al fine di ridurre i rischi per il paziente, ritenendo la sicurezza fattore determinante della qualità delle cure.

L’attività formativa rimane centrale nell’approccio a questo tema. Nel 2021, con il termine dello stato di emergenza legato all’evento pandemico, la formazione ha ripreso a pieno regime ed i professionisti sanitari che hanno preso parte al corso aziendale, in formato blended, sono stati 208, stratificati per professione come evidenziato dalla tabella a lato.

Sono stati effettuati due percorsi formativi specifici dedicati al Blocco Operatorio e al Pronto Soccorso.


Il sistema di segnalazione degli eventi avversi/quasi eventi (Incident Reporting) continua a dimostrare grande efficacia e ampia risposta presso il nostro Ente, consentendo di tenere costantemente aggiornata la mappa del rischio aziendale e prioritizzare le attività di prevenzione degli eventi avversi. Le segnalazioni nell’anno sono state 74. Gli eventi maggiormente rappresentati o di particolare rilevanza sono stati presi in carico in modo strutturato, mediante gli strumenti raccomandati dal Ministero della Salute (Root Cause Analisys e Significant Event Audit), che includono la pianificazione delle idonee azioni di miglioramento.

Per evento avverso si intende un “evento inatteso correlato al processo assistenziale e che comporta un danno al paziente, non intenzionale e indesiderabile; può essere prevenibile o non prevenibile. E’ prevenibile quando attribuibile ad un errore”. Il quasi evento (o evento senza danno) è “un errore che ha la potenzialità di causare un evento avverso, che non si verifica per caso fortuito o perché intercettato o perché non ha conseguenze avverse per il paziente” (Ministero della Salute, “La sicurezza dei pazienti e la Gestione del Rischio Clinico. Glossario”, Roma, 2005).





In seguito a due eventi sentinella è stata redatta e implementata la Procedura Centrale per la prevenzione del suicidio del paziente ricoverato, in recepimento della relativa Raccomandazione del Ministero della Salute.

Il sistema aziendale di Gestione del Rischio Clinico è stato nuovamente autovalutato internamente grazie allo strumento regionale CARMINA, come da indicazioni di ALiSa.






Controllo delle infezioni ospedaliere

Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) rappresentano una delle crtiticità più frequenti e gravi dell’assistenza sanitaria. La letteratura dimostra che la maggior parte delle ICA sono causate da patogeni multiresistenti ai più comuni antibiotici. L’antibiotico-resistenza negli ultimi decenni ha assunto una rilevanza mondiale tale da rendere necessarie, a livello globale, l’adozione di strategie e azioni coordinate per contenere il fenomeno. L’igiene delle mani è riconosciuta, dalla letteratura scientifica, elemento fondamentale per la riduzione della trasmissione di microrgannismi patogeni.

Dal 2005 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) promuove una campagna di sensibilizzazione e nel 2009 sono state pubblicate le Linee Guida sull’igiene delle mani nell’assistenza sanitaria. Diversi studi hanno dimostrato come, il rischio di trasmissione delle ICA, possa essere ridotto significativamente attraverso: sistemi di monitoraggio (sorveglianza), uso di dispositivi medici sicuri, formazione e promozione di buone pratiche per la prevenzione e controllo delle infezioni.

In particolare la sorveglianza delle infezioni è un processo di raccolta di informazioni, sistematica e continuativa, finalizzata all’analisi, all’ interpretazione e alla valutazione di dati sanitari al fine di identificare e misurare i problemi e gli ambiti nei quali è necessario intervenire per ridurre il rischio infettivo correlato all’assistenza. Il Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico Resistenza (PNCAR) 2017/2020, tra le attività per la prevenzione e il controllo delle ICA prevede un sistema di sorveglianza del consumo di soluzione idroalcolica nella strutture sanitarie. Il PNCAR 2020-2025 inserisce tale sistema come indicatore di monitoraggio degli obiettivi specifici del “programma di prevenzione delle ICA”. Il protocollo della sorveglianza nazionale del consumo di soluzione idroalcolica ha l’obiettivo di monitorare nel tempo il consumo in ambito ospedaliero, in ogni ospedale pubblico, a livello nazionale e regionale.

Si riportano di seguito gli indicatori di esito e di processo relativi all'incidenza delle infezioni ospedaliere.


La sicurezza del paziente

Il progetto di alternanza scuola lavoro “web”, attivato dalla S.S.C.. Formazione nel 2020, in seguito all’emergenza Covid-19, con lo scopo di dare continuità al percorso di orientamento per gli studenti in presenza, è proseguito anche per l’anno 2021. Le infermiere specialiste del rischio infettivo (ISRI), dell’ufficio controllo infezioni ospedaliere afferenti alla S.C. Professioni Sanitarie dell’Ospedale Galliera, hanno aiutato gli studenti a comprendere, attraverso l’esperienza professionale e personale, l’importanza della conoscenza e del rispetto delle buone norme igieniche per la prevenzione delle malattie infettive e a conoscere il ruolo dell’Infermiere Specialista nel Rischio Infettivo (ISRI) in ospedale.

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