operatori e paziente




L’emergenza sanitaria è intervenuta in un momento storico in cui il Servizio Sanitario Nazionale era fase di ridimensionamento. Nonostante ciò il sistema ha saputo fronteggiare l’impatto dell’emergenza sanitaria ed ha dimostrato, una volta superato il disorientamento iniziale, una capacità di trattamento tempestivo ed appropriato di questa nuova patologia, una volta ospedalizzata.

In particolare nel nostro Ospedale è stata attivata fin dalle prime fasi della pandemia una task force che vedeva la partecipazione dei direttori di ogni dipartimento e delle professionalità trasversali maggiormente coinvolte, quali servizio economale, farmacia, informatica, comunicazione, ed altri. La task force è stata coordinata dal Direttore Sanitario, attraverso riunioni periodiche di coordinamento durante le quali si condividevano il numero di ricoverati nelle diverse aree dell'Ospedale, si verificano i posti letto occupati e si cercavano di interpretare i prossimi fabbiosogni sanitari, si verificavano le scorte dei farmaci, dei dispositivi di protezione individuale e si condividevano le direttive regionali.

Il cambiamento dell'Ospedale è stato notevole e molto rapido, in poco tempo sono state sospese le attività ambulatoriali, le prestazioni di day hospital e day surgery, fino ad arrivare a sospendere anche gli interventi chirurgici differibili; tutto questo con l'intento di dedicare ogni risorsa alla cura dei malati di Covid-19, il che ha comportato anche uno sconvolgimento logistico all'interno dell'Ospedale. Un intero padiglione dell'Ospedale, in una prima fase è stato completamente dedicato al ricovero dei malati di Covid-19, il che ha consentito di separare nettamente i percorsi tra i malati positivi e non positivi, precorrendo alcune buone prassi diventate poi di pubblico dominio. Quotidianamente, con l'avanzare della pandemia, reparti "non covid" lasciavano spazio a reparti "covid" , con grande sforzo dei professionisti sanitari a convertire in pochissimo tempo l'attività in assistenza ai malati di Covid-19, fino ad arrivare ad una capienza di posti letto dedicati a questa patologia di 148. La tempestività con cui l'organizzazione è stata in grado di rimodellare le proprie routine ed i propri processi ha fatto la differenza.

Con l'avvento dell'estate ed il conseguente calo dei malati di Covid-19 l'Ospedale ha progressivamente ripreso il suo assetto ma mantenendo aree a garanzia di una prevedibile e prevista seconda ondata della pandemia. Riattivare i servizi sospesi, soprattutto quelli legati alle prestazioni ambulatoriali ed agli interventi non urgenti, ha comportato un enorme nuovo sforzo di riprogrammazione e rimodulazione che nuovamente ha permesso di soddisfare i bisogni dei pazienti.

La seconda ondata della pandemia, nonostante si fossero rinforzate le terapie intensive e ci fosse un maggior grado di preparazione, ha nuovamente colpito duramente tutto il sistema sottoponendo ad un nuovo ulteriore stress l'Ospedale ed il suo personale. L'esperienza maturata durante la prima fase della pandemia ha consentito di reagire con prontezza ed efficacia alle richieste della Regione, riconvertendo nuovamente l'attività all'assistenza ai malati di Covid-19. Durante la seconda ondata la capacità di accoglienza del nostro Ospedale è arrivata a 212 posti letto dedicata alla patologia emergente. Se la prima ondata ha visto raggiungere il suo picco in poche settimane, la seconda è invece caratterizzata da un’onda lunga, che ha raggiunto più lentamente il plateau. I dati mostrano delle differenze nelle modalità di gestione dei pazienti, anche se la percentuale di coloro che hanno dovuto sperimentare una terapia intensiva è simile tra prima e seconda ondata. Il picco giornaliero di contagi nella prima ondata è stato raggiunto dopo 45 giorni, mentre nella seconda ondata il picco giornaliero è stato al settantesimo giorno.



Dati

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Indicatori di performance

In questa fase trarre giudizi circa l'efficienza dei servizi forniti potrebbe essere prematuro. Tuttavia oltre a quello che con certezza si può testimoniare, ovvero che ogni operatore sanitario abbia profuso il massimo sforzo per curare i malati di Covid-19 e garantire continuità delle cure a tutti i pazienti, è possibile valutare l'efficacia degli interventi sanitari.

In particolare è interessante mettere in relazione l'impatto della pandemia su ogni presidio ospedaliero con la gravità e gli esiti della malattia, come è rappresentato dalla tabella a lato e nel grafico sottostante.


Ricoveri correlazione gravità ed esiti


L'APR DRG è un sistema che studia i ricoveri in relazione alla severità della malattica, al rischio di morte per caso globale e per singola diagnosi secondaria.


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